WEBBANDO – LUNE, ALIENI, REMAKE

   Oggi parliamo di Alieni. Dato che l’argomento era in previsione da un paio di giorni è curioso svegliarsi e notare che proprio di spazio sono pieni i telegiornali oggi a seguito della morte di Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Considereremo dunque questo breve post un piccolo omaggio, anche per tentare di compensare l’abbondanza (un po’ squallida) di riferimenti a falsi atterraggi e a riprese fatte da Kubrick dello sbarco che, almeno in Italia, stanno dilagando per la rete in queste ore.

   Il “remake” è sempre una cosa pericolosa, spesso, assieme ai cosiddetti “prequel” o “sequel” rischia di sfasciare tutto il buono e accentuare il cattivo. Nel mondo dei cinefili solitamente la prima reazione ad annunci di rifacimenti è un disperato “oh no”, dato che rari sono i casi dove il rifacimento è un film diverso o pari all’originale (pensavo a Nosferatu di Herzog che rivaleggia certo con quello di Murnau, anche se forse in questo caso parlare di rifacimento sarebbe erroneo). Cosa diversa è nel mondo dei videogiochi, i rifacimenti possono essere una ottima cosa, possono dare una rispolverata ad un sistema di gioco ben funzionante aggiungendo qualche particolare e un tocco di grafica moderna. Questo è il caso di LV-426 della Derbian Games. Si tratta di un rifacimento di un gioco che ebbe buon successo per C64 nel 1987, Aliens (della Electric Dreams), ispirato al secondo episodio della fortunata tetralogia.

La recensione di Aliens sul numero 11 di Zzap. Segue pari pari la versione inglese
salvo un curioso errore di inversione nel voto della Grafica: 18 in realtà è 81

   LV-426 è liberamente scaricabile dal sito della Derbian. Si tratta di un ottimo esempio di come si possa conservare tutto il meglio di un videogioco aggiungendo piccoli tocchi di classe. A differenza della edizione del 1987 avrete a disposizione una grafica rinnovata, una colonna sonora, una serie di suoni certo molto meglio realizzati dei pochi e stridenti suoni della versione C64. Potrete inoltre scegliere i membri della squadra all’interno di un più vasto elenco di personaggi, ognuno con caratteristiche diverse.

Particolarmente apprezzabile l’idea di inserire la torcia che verrà automaticamente azionata in quelle stanze dove l’illuminazione è venuta a mancare. Il gioco, come l’originale, è di una elevata difficoltà e l’aggiunta di una minimappa (eliminabile per i puristi) non rende l’impresa meno complicata, le orde di aliens aumenteranno rapidamente di intensità e vi troverete letteralmente circondati, stanza dopo stanza; bloccare le porte potrà essere utile, ma, visto il labirinto di stanze, vi capiterà spesso di doverle poi rompere per tornare indietro, rendendole oramai inservibili come difesa. State attenti all’uso di armi, tutti i membri della squadra hanno un numero limitato di proiettili e l’unico modo per ricaricare l’arma è raggiungere l’armeria ubicata chi sa dove nella base. Spesso è meglio, se possibile, scappare invece di affrontare l’alieno. Un segnale acustico vi informerà della presenza nella stanza dell’alien pronto a saltarvi addosso. La tensione aumenta e anche il vostro personaggio ne risente, le sue pulsazioni cardiache cambiano e se non lo lascerete riposare un po’ si muoverà sempre più a fatica. Ogni tanto vi imbatterete in umani imprigionati in un nido, non potrete far altro che eliminarli. Spesso i nidi nascondono dietro delle porte e dovrete svelarle a colpi di lanciafiamme. Insomma questo LV-426 è davvero un ottimo rifacimento, mantiene altissima la tensione dell’originale ed è davvero bello da vedere.

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