Ammettiamolo, noi videogiocatori italiani abbiamo, almeno una volta nella vita, fatto una battuta sopra questa gloriosa azienda giapponese. Il nome rendeva impossibile evitare una qualche allusione in terra italiana nonostante i tentativi di mascherare con la pronuncia SIIIIGA da parte di trasmissioni per ragazzi e non (a proposito del filmato, ma Debora Magnaghi aveva scambiato i comandi per una pianola?)
A quanto pare il nostro dar di gomito e i nostri risolini colpivano nel segno. Pur evidentemente non essendoci un diretto collegamento tra il nome del produttore e il significato osceno diffuso nella nostra lingua, alla SEGA, negli anni ’80, hanno pensato che qualche pubblicità più “a tinte forti” ci poteva stare e così….
per casualità, almeno così crediamo, il divertimento dei ragazzi italiani (alludiamo alle battute relative al celebre marchio N.d.R.) ha trovato all’estero una conferma attraverso una campagna che risulta curiosa e che certo era molto differente dalla rigida mentalità della Nintendo, casa produttrice molto stretta in fatto di censura e con un vero e proprio elenco di argomenti tabù, cosa ben nota a quei disgraziati che dovevano modificare e modificare i videgiochi al momento del passaggio sulla piattaforma Nintendo.